Collana: Le opere sapienziali

Da sempre nei pini fruscia un canto che riverbera la saggezza implicita all’esistenza. E noi tutti abbiamo accesso a quella saggezza, non perché sia un diritto di nascita, ma semplicemente perché è il fattore connaturato alla vita: uno sguardo limpido non può non cogliere l’incredibile armonia che ne regola la danza, in tutte le sue manifestazioni; e non può non udire l’eco di quel vibrare, nelle tante voci e forme che la risuonano. Quella stessa saggezza è all’origine del nostro venire al mondo; e dovrebbe governare il nostro esistere dando spazio a una piena realizzazione. Purtroppo, nel processo di adattamento e nelle dinamiche di sopravvivenza accade qualcosa che sposta il fuoco della nostra attenzione. In particolare nelle culture occidentali che hanno privilegiato il mondo materiale e si sono dedicate alla sua conquista. Oggi che risultano evidenti i limiti e i pericoli di un simile procedere, sta sorgendo un bisogno di equilibrio; ovvero la necessità di coltivare anche uno sguardo interiore che permetta di cogliere sé stessi e la vita come un’unità organica, espressione di una stessa energia la cui qualità principale potrebbe essere definita “consapevolezza in evoluzione”. Ed è proprio un risveglio della consapevolezza l’unico fattore che può aiutare l’umanità a prefigurare un futuro. Da questa comprensione ha origine l’interesse sempre più diffuso per lo Zen, una delle poche tradizioni del Vero che ha ideato strategie efficaci per riconnettersi con la saggezza universale. Una scuola di vita che ha fatto buon uso di racconti esemplari, in grado di educare, ovvero accompagnare dall’oscurità della mente alla luce della comprensione. Nell’Audiolibro Osho seleziona alcuni racconti, così da enucleare particolari tematiche o passaggi di vita; accompagnando in un percorso di comprensione che porta ad aprire lo sguardo al di là della propria cultura di appartenenza, ma soprattutto a percepire la possibilità di una vita viva, degna di essere vissuta. Occorre tuttavia darsi un metodo, evidenzia il Maestro, ovvero attivare un processo di meditazione che permetta di immergersi in sé stessi e lì trovare la risposta a ciò che si è. Quella è la certezza che fa la differenza e cambia il senso stesso del proprio essere al mondo. In sé è un processo di guarigione, come Osho chiarisce: “Lo Zen è la cura di maggior efficacia mai conosciuta dall’umanità. È frutto del lavoro di migliaia di illuminati, ed è di una sublime raffinatezza. Può essere davvero d’aiuto per aprire gli occhi. Aiuta a tornare a sentire, ed essere sensibilmente aperti alla realtà. È in grado di dare occhi e orecchie, e soprattutto ti può dare un’anima”.

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